L’evoluzione di PowerBI

Migliora esperienza per l’utente finale, ma anche per gli sviluppatori e ISV

5 SECONDS TO SIGN UP, 5 MINUTES TO WOW!

È lo slogan di una pubblicità che Microsoft ha realizzato nel 2014, quando intrapresero lo sviluppo di PowerBI, un software di business intelligence e analisi basato su SaaS, con l’obiettivo di consentire agli utenti aziendali di collegarsi direttamente, conoscere ed esaminare i propri dati aziendali.

PowerBI è stato rilasciato nel mese di luglio 2015, dopo 7 intensi mesi di anteprima e si è rivelato business-user friendly, come promesso. Se il 2015 è stato un anno cruciale per PowerBI, il suo rilascio riflette anni di evoluzione. I progenitori di PowerBI, infatti, sono in Office Excel e in self-service reporting.

Già nel 2012, Microsoft ha introdotto un modello di database tabulare in SQL Server Analysis Services. Il modello tabellare per la BI non ha tutte le possibilità di un modello multi-dimensionale, ma spesso è solo il lasciapassare per offrire più valore in tempi ridotti; così Microsoft continua a supportare entrambi i modelli.

Un altro passo verso la PowerBI, a partire dal 2010 e poi nel 2013, è stata l’introduzione di nuove funzionalità di self-service reporting di Microsoft Excel in prodotti come PowerPivot, PowerView, PowerQuery e PowerMap.

L’anteprima di PowerBI

Con l’introduzione di Office 365 e dei servizi Azure, PowerBI ha portato potenti strumenti online: ha esteso la delivery ai dispositivi mobili supportando l’HTML5 e ha incluso servizi quali le funzionalità di collaborazione nei siti di PowerBI.

La nuova strategia di Microsoft punta sull’utenza business: questa nuova direzione si riflette nella scelta di inserire contenuti unici e interessanti anche in PowerBI

PowerBI Content Pack.

Gli utenti aziendali possono godere di cruscotti out-of-the-box per le applicazioni SaaS più popolari, cruscotti creati dagli sviluppatori. Allo stato attuale, Microsoft offre 36 pacchetti SaaS di contenuti realizzati dai team di Dynamics CRM e Dynamics NAV, così come da ISV quali Marketo, Zendesk, GitHub, SendGrid, MailChimp e Acumatica. Da queste collaborazioni nascono nuovi content pack in fase di sviluppo e presto disponibili

Viste personalizzate

Anche in questo caso, gli utenti business beneficiano di ricco programma di utility, probabilmente più vasto di quanto potrebbero realizzare in autonomia. Microsoft durante l’estate ha rilasciato il suo stack di visualizzazione in modalità open-source e lo ha messo su GitHub (dove si trova ancora). Lo strumento di Export PBIViz capability in PowerBI è aperto agli sviluppatori e ha permesso di costruire viste personalizzate e riutilizzabili. La galleria grafica comprende 27 viste personalizzate, e risiede su visuals.powerbi.com:

powerbi-visuals-eid

Esperienze con PowerBI

L’intento di Microsoft per PowerBI è che gli sviluppatori possano estenderla, integrarla e incorporarla con le proprie API. Ad oggi, le API che PowerBI supporta sono:

  • Dataset API per la creazione di data set e import dati in PowerBI;
  • Groups API per la numerazione dei gruppi;
  • Import API per l’importazione di file da PowerBI desktop e Excel a PowerBI;
  • Tile API per l’enumerazione e incorporazione delle tile nelle applicazioni (molto simile all’interfaccia di Windows 10);
  • Dashboard API per enumerare cruscotti;
  • Reports API per l’enumerazione e incorporazione dei report nelle applicazioni.

Una straordinaria integrazione è quella di DevScope, che ha costruito un PowerBI Tiles add-in per Office (in particolare PowerPoint, Excel e SharePoint).

DevScope_PowerBI-eid

Un’altra utility disponibile e che probabilmente richiederebbe una competenza da sviluppatore è la PowerBI connectivity to Apache Spark. Gli utenti di PowerBI possono connettersi direttamente a SQL Server Analysis Services, SQL Azure database, e SQL Azure Data Warehouse; PowerBI estende questo supporto ad Apache Spark per gli scenari Big Data con cruscotti collegati e report con interrogazione dati live dalla open source framework di Apache Spark. Anche se l’intefaccia è business user-friendly, probabilmente un utente non arriverebbe a costruire da solo un’interazione così complessa.

I reports di PowerBI, visualizzati nei Dynamics ERP e CRM

Gli strumenti di PowerBI sono stati costantemente (e rapidamente) incorporati nei prodotti Dynamics.

Dopo tutto PowerBI è uno strumento di reporting che prende i dati dalla vostra fonte di dati prescelta, inclusi i gestionali Dynamics.

Nel mese di agosto, diversi partner hanno potuto testare PowerBI per Dynamics, con riscontri generalmente positivi. I partners hanno descritto PowerBI come uno strumento di reporting “secondo a nessuno” per la pubblicazione dei dati da Dynamics AX; come:

un grande strumento di visualizzazione di front-end per set di dati di piccole e medie dimensioni da CRM; e un grande strumento di sostegno per i lavoratori mobili.

La disponibilità generale di Microsoft Dynamics NAV 2016 nel mese di ottobre 2015 ha presentato nuove interfacce utente per la mobilità, una nuova integrazione del servizio in cloud e la nuova compatibilità con Azure, oltre a una migliore integrazione con Dynamics CRM e PowerBI.

Il Q&A di PowerBI sembra essere una delle sue caratteristiche più impressionanti; gli utenti possono semplicemente inserire una query e ricevere una rappresentazione visiva del risultato in un grafico, una tabella, una chart e così via, e fissare la query al cruscotto se è di utilizzo frequente. Questo strumento di query è business-user-friendly ed è particolarmente adatto per i manager, dirigenti, e titolari.

PowerBI ha rivoluzionato storia della BI self-service di Microsoft. Gli utenti aziendali diranno “wow” nel giro di cinque minuti, ma gli analisti e gli sviluppatori saranno ancora più colpiti da ciò che possono fare con questo fantastico strumento!

Fonte⬇️

msdynamicsworld


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